INTERVISTA ad Ernest Lawrence Rossi
La Genomica Psicosociale dell’Arte, della Bellezza e della Psicoterapia:
L’evoluzione del pensiero e della pratica di Ernest Lawrence Rossi
di Marilia Baker, Istituto di Terapia Ericksoniana di Phoenix
traduzione tratta da The Milton H. Erickson Foundation Newsletter, vol.29, No.1, Spring 2009
L’evoluzione del pensiero e del lavoro di
Ernest Rossi è multidimensionale. (Vedi:
www.ErnestRossi.com). I suoi interessi
scientifici e terapeutici, in particolare
l’ipnosi terapeutica, lo hanno portato al suo incontro
personale ed ad una prolifica collaborazione con
Milton H. Erickson, nell’ultima decade della vita di
Erickson. Attualmente lavora, come editore, con coeditori
Roxanna Erickson Klein e Katherine Rossi, per
recuperare materiale non pubblicato, restaurandolo
ed ampliando “Collected Works of Milton H. Erickson”
raccolti in 16 volumi storici (Erickson Foundation
Press). L’intervista seguente stimola la curiosità del
lettore intorno a quelle idee che Rossi descrive come
basilari per la sua evoluzione. Spiega inoltre cosa lui
intende per “Scienza della genomica psicosociale
e culturale”, ancora in corso di creazione e
maturazione. Rossi definisce la genomica culturale
e psicosociale come “una nuova filosofia di vita
mediante l’esplorazione del significato profondo, ed
una scienza rivoluzionaria nell’approccio preventivo
e terapeutico della condizione umana. Lui crede che
la scienza della genomica psicosociale e culturale
“potrebbe diventare il fondamento scientifico
e filosofico per tutti i futuri studi di religione, di
esperienze spirituali e di guarigione mente- corpo.”
La nostra conversazione riguardo le tre attuali
idee rivoluzionari di Rossi, si focalizza su : 1) “La
trance generale da svegli” di Milton H. Erickson,
come ponte tra l’ipnosi tradizionale e la psicoterapia
moderna orientata in senso neuroscientifico; 2)
Il ruolo evolutivo dell’espressione genica e della
plasticità cerebrale che vengono attivati dalla
cultura dell’Arte, della Bellezza e della Verità; 3) Il
concetto dei neuroni specchio e la loro attivazione
mentre si sperimenta (si empatizza con) la novità,
l’arricchimento e l’esercizio. “La trance generale da
svegli” per Rossi è uno delle concetti fondamentali
del Collected Works of MHE (2008-2010 www.
erickson-fondation.org).
Marilia Baker (MB): pensieri riguardo la guarigione
della mente, del corpo, dello spirito e dell’anima.
Ernest Rossi (ER): L’evoluzione dei miei pensieri
riguardo la guarigione mente-corpo, ciò che io
chiamo ora “genomica psicosociale” ha avuto la
sua origine nella mia ultima sessione di psicoterapia
suggeritami da Milton H. Erickson, pochi mesi prima
del suo decesso nel 1980. Avevo chiesto a Milton
se lui “poteva utilizzare l’ipnosi per aprire la mia
mente per imparare tutto ciò che era necessario per
diventare un buon specialista di ipnosi terapeutica?”
La serie di tre immagini presentati qui provengono
da una registrazione video di quella sessione (con
il dott. Marion Moore, ultimo a destra). Illustra come
Milton utilizzava l’approccio della levitazione usando
un tocco facilitato per indurre l’ipnosi terapeutica per
aiutare me a Rispondere alla mia stessa domanda.
ER: In questo video Milton spiega il suo concetto di
“Trance generale da svegli” che adesso credo sia il
ponte naturale tra ipnosi terapeutica e psicoterapia
come noi la pratichiamo oggigiorno.
MB: Cosa intendeva per “ Trance generale da
svegli”?
ER: Quella è esattamente la domanda che ho
fatto a Milton in questo video ! Lui non aveva
mai descritto questo concetto prima in nessuna
delle sue pubblicazioni. Eppure è un intuizione
fondamentale nell’ambito del suo pensiero
sull’approccio naturalistico all’ipnosi terapeutica e
alla psicoterapia. Erickson descrive un caso clinico
dove ha utilizzato la sua “Trance generale da svegli”
quando non osava usare una evidente induzione
ipnotica . Ecco esattamente come andò il nostro
dialogo registrato (Erickson, 1980/2008):
Milton H. Erickson: Io non osai usare nulla tranne
la mia “trance generale da sveglio “.
“Ernest Rossi: “La trance generale da sveglio”?
Cosa intendi?
MHE: Tenendo la sua attenzione così rigidamente
che i suoi occhi non hanno mai lasciato il mio volto.
ER: In altre parole, la tua storia ha avuto un tale
impatto su lui da catturare la sua attenzione
(paziente di cui narra) – e tu chiami ciò “Trance
generale da svegli.” Quando una persona ti guarda
con quella intensità, quella che tu chiami “Attenzione
di risposta” tu senti che sono in uno stato di trance,
anche se sono apparentemente svegli?
MHE: Sì. Ma in realtà, ti rendi conto che quando
tu stai guardando una persona, il paziente, e loro
stanno facendo lo stesso [Erickson imita l’intensa
Attenzione di risposta del paziente quando il paziente
guarda negli occhi il terapeuta]. Tu sai che non stanno
vedendo niente altro nella stanza. Vedono solo te!
Tu vedi che il loro sguardo è fisso. Tu vedrai anche
una leggera dilatazione delle loro pupille. I loro occhi
si aprono e chiudono più lentamente di quello che
normalmente fanno, quando tu li guardi. [pagina 271]
ER: Se tu studi questo video e le implicazioni
delle parole di Erickson con attenzione, ti
renderai conto che egli sta descrivendo gli stai
dell’attenzione focalizzata, dell’intensa aspettativa,
dell’assorbimento mentale e dell’attenzione di
risposta che egli chiama “trance generale da svegli”.
Erickson riteneva che la trance generale da svegli
viene evocata dalle situazioni critiche della vita.
Questa attenzione di risposta è una cosiddetta
“trance naturale”, perché cattura il forte interesse
della persona, la motivazione, e “l’attenzione fissa”,
senza l’uso di qualsiasi tecnica formale di induzione
ipnotica. Ora sono convinto che questa è l’essenzadell’approccio “naturalistico” e dell’”utilizzazione”
all’ipnosi terapeutica, che molti psicoterapeuti
eccellenti in realtà usano senza etichettare come
tale. Ho proposto che lo intenso stato di attenzione
di risposta di Erickson durante la trance generale
da sveglio evoca le tre esperienze psicologiche
di novità, arricchimento ed esercizio (sia mentale
che fisico) che i neuroscienziati ora utilizzano per
attivare l’espressione gene attività-dipendente e la
plasticità del cervello che sono la base molecolaregenomica
della memoria, dell’apprendimento, della
coscienza e del cambiamento del comportamento.
MB: Potresti ampliare ulteriormente,
concettualmente, il parallelismo che tu tracci
tra l’intenso stato di attenzione di risposta
durante la “la trance generale da svegli’ e le tre
esperienze psicologiche di novità, arricchimento
ed esercizio ora utilizzati dai neuro scienziati per
attivare l’espressione gene attività- dipendente
e la plasticità del cervello?
ER: Voi dovrete giudicare se io sto generalizzando
un po’ quando tendo a vedere queste stesse tre
esperienze psicologiche attivate durante gli eventi
di transizione più significativi e stressanti nella
vita quotidiana. Rudolph Otto, per esempio, era
un teologo tedesco che ha scritto nel suo libro
“L’idea del Santo” del 1923, che la fonte di ogni
esperienza spirituale, è negli stati numinosi della
mente caratterizzati da un senso di fascinazione,
grandezza e mistero. Questi tre aspetti di
esperienza numinosa a me sembrano essere simili
a quelle che i neuro scienziati chiamano novità,
arricchimento ed esercizio mentale, che a loro volta
attivano l’espressione genica e la plasticità del
cervello. La ricerca ha ora bisogno di determinare
se questo potrebbe spiegare la cosiddetta
“guarigione spirituale” e “la guarigione dell’energia”,
che io descrivo come effetto “novità-numinosoneurogenesi.”
Da questa profonda prospettiva
psico-biologica il compito fondamentale dello
psicoterapeuta in generale e dell’ipnosi terapeutica,
in particolare, è quello di facilitare il naturale effetto
novità-numinoso-neurogenesi nella mediazione
della guarigione mente-corpo e della soluzione
creativa del problema attraverso l’espressione
genica e la plasticità del cervello.
MB: Questa è davvero affascinante!
ER: James Braid, il medico scozzese, ha chiamato
ciò “La fisiologia della fascinazione” nel titolo del suo
volume classico sull’ipnosi terapeutica pubblicato
nel 1855. Più di recente, uno psichiatra francese,
Philippe Carrer, scrive nella sua introduzione al mio
piccolo libro francese, “Cinq Essays de Génomique
Psychosociale” (Five Essays on Psychosocial
Genomics, 2005), che alcuni di coloro che visitano
famosi siti archeologici o artistici sono talmente
incantati che cadono nella Sindrome di Stendhal
(dal nome dello scrittore francese che fu sopraffatto
dall’esperienza estetica durante la visita a Firenze,
in Italia nel 1817) in cui sperimentano uno stato di
intossicazione psicologica a causa della soggezione,
della fascinazione, e della meraviglia di tutto ciò.
MB: Ernest, questo fenomeno potrebbe anche
essere un aspetto di una eccessiva attenzione
di risposta, la trance generale da svegli e la sua
connessa espressione genica e plasticità del
cervello?
ER: So certamente che quando ho avuto un
ictus lieve (left internal capsule lacuna, infarto
ischemico cerebrovascolare), sei anni fa circa,Io
mi sono certamente sentito stordito per circa un
anno, quando, per la prima volta nella mia vita, ioho avuto intense esperienze di musica e di arte
che mi hanno portato a quello che mi è sembrata
una intuizione numinosa, in quel momento. Nella
sua Ode a un’urna greca, il poeta John Keats, si
è avvicinato a ciò con un enigma che da allora ha
confuso gli studiosi di letteratura 101: “La bellezza
è verità, la verità bellezza – che è tutto ciò che voi
sapete in terra, e tutti voi hanno bisogno di sapere.”
Che cosa ciò poteva probabilmente significare? Per
me, nel mio stato di stordimento da ictus è sembrato
evidente che ciò poteva significare soltanto è che gli
intensi stati di bellezza e di verità, hanno in comune
che entrambi attivano l’espressione genica e la
plasticità del cervello. Ora si sa che le cellule del
morte e ferite del cervello nel corso di un ictus, di
fatto, inviano molecole-messaggero di emergenza
che evocano l’espressione genica e la plasticità del
cervello, nel tentativo di stimolare la sinaptogenesi
(nuove connessioni tra le cellule cerebrali) e
neurogenesi (le cellule staminali diventano nuovi
neuroni) del tessuto cerebrale circostante per
facilitare il recupero. Questo è ciò che mi spinge a
dire che vi è di più nell’arte, nella bellezza e nella
verità di quanto l’attuale teoria estetica riconosca.
“Noi non abbiamo l’arte semplicemente per amore
dell’arte, abbiamo l’arte per il fine di costruire
una mente ed cervello migliore nella costruzionee ri-costruzione della nostra vita, quotidianamente
“(Rossi, 2004, pagina 36).
MB: Queste possono essere, veramente,
speculazioni scientifiche di vasta portata, ma
io credo profondamente che hai toccato una
verità profonda, con entrambi i concetti sopra
enunciati. A mio parere, esse sono come una
Rosetta stone – una probabile chiave per una
ulteriore decifrazione dell’espressione genica e
della plasticità del cervello. Tuttavia, che cosa
loro (i lettori) devono realmente fare nel lavoro
quotidiano di psicoterapeuta? Ciò è in qualche
modo legato al tuo concetto di “dialogo creativo
con i nostri geni?”
ER: Si, esattamente! Molto di ciò che si legge sulla
stampa popolare e perfino in parte della letteratura
scientifica suggerisce che i geni determinano le
nostre esperienze mentali e comportamentali. Ma
questo è un volgare equivoco. La Natura (i geni) e
l’Educazione (l’ambiente), sono sempre complesse
interazioni molecolari a livello genomico molecolare.
La comunicazione molecolare tra la mente e i geni
di solito è una strada a doppio senso. Questo è ciò
che io intendo per avere un dialogo creativo con i
nostri geni (Rossi, 2004): Come possiamo facilitare
il dialogo messaggero-molecolare tra mente e gene
per ri-costruire le reti neurali della mente/cervello con
numinose esperienze creative in psicoterapia? Molti
geni sono chiamati “dipendenti dall’attività” (attività
dipendenti) perché essi sono “attivi” soltanto quando
sono attivati dall’esterno da importanti segnali
percettivo-sensoriali come la luce, l’odore, il gusto,
il tatto, l’udito, il calore, la nutrizione, l’educazione,
lo stress psico-sociale, ecc . Ho proposto che le
domande affascinanti, le metafore e i racconti educativi
che utilizziamo in psicoterapia evocano le stesse tre
condizioni psicologiche di novità, arricchimento ed
esercizio fisico che i neuro scienziati ora utilizzano
per attivare l’espressione dei geni attività-dipendente
e la plasticità del cervello (Rossi, 2007).
MB: Quanto di questo è scientificamente provato?
ER: Questa è una domanda importante perché i nuovi
dati scientifici e le idee sono spesso controversi
all’inizio. La Psicoterapia è stata cauta nell’esplorare
le piene implicazioni della ricerca neuroscientifica ad
un livello genomico psicosociale della mente, della
memoria e del cambiamento del comportamento
durante l’ultimo decennio. I ricercatori nella
neuroscienza della meditazione e della risposta di
rilassamento sono più avanti di noi in questo senso
(Dusek et al., 2008). Ma ora probabilmente ciò sta
cambiando. Un numero recente del “Monitor on
Psychology”, per esempio, ha nominato Elissa
EPEL (2008) per “Distinguished Scientific Early
Career Contributions to Psychology” (Health)” in
relazione allo stress psicosociale nell’accelerazione
dell’invecchiamento in cellule chiave nel sistema
immunitario. Ha trovato che molti dei fattori di stress
che favoriscono le malattie e i problemi psicologici,
riducono anche le funzioni dei telomeri (in genetica,
una delle due estremità di un cromosoma) nel tenere
insieme cromosomi e geni nel nucleo delle cellule
del nostro cervello e del corpo. Questo è un esempio
delle complesse interazioni gene /ambiente che oggi
sono chiamate, “epigenetica:” la scienza di come
l’attività dei geni è modulata dall’ambiente. Molto
poco si sa circa le psicodinamiche dell’espressione
gene attività dipendente e della plasticità del cervello
in questo momento. Questi sono le linee di sviluppo
dell’attuale evoluzione della psicoterapia che noi
esploriamo, facilitiamo, e insegniamo nei workshop
del nostro recente Milton H. Erickson Institute of
Central California Coast (MHE-CCC). Visitare per
cortesia www.ernestrossi.com
MB: Ho visitato di recente il Dr. Salvatore Iannotti
a San Lorenzo Maggiore, in Italia, il quale ha
illustrato alcune delle recenti ricerche nel
campo della genomica psicosociale dell’ipnosi
terapeutica. Questa incantevole cittadina
immersa nelle colline nei pressi Benevento,
ospita la Fondazione Iannotti-Rossi per la
“ricerca sulla coscienza ad un livello di genomica
psicosociale,” e l’Istituto Mente-Corpo (Mind-
Body Institute), diretto dal Dott. Iannotti, di cui
lei è co-fondatore e direttore della ricerca, (www.
istitutomente corpo.it). San Lorenzo Maggiore è
anche il luogo di nascita dei vostri antenati.
ER: Si, oltre a Salvatore Iannotti, il nostro team di
ricerca è composto da Mauro Cozzolino e Stefano
Castiglione dell’Università degli Studi di Salerno e
Angela Cicatelli dell’Università degli Studi di Napoli,
nonché Kathryn Rossi dalla California. Abbiamo fatto
uno studio pilota per valutare la nostra ipotesi che
una esperienza umana positiva di ipnosi terapeutica
orientata alla creatività, potrebbe modulare
l’espressione genica a livello molecolare come
valutato dai DNA microarray. Abbiamo documentato
cambiamenti nell’espressione di 15 geni primari
rapidi nel giro di un’ora che, apparentemente, hanno
avviato una cascata ulteriore di 77 geni dopo 24 ore
nei globuli bianchi del sangue dei nostri soggetti.
Questo iniziale studio pilota richiede ora la validazione
incrociata con più soggetti per documentare la
validità e l’affidabilità nell’uso dei DNA microarray
per valutare il nostro protocollo, “L’esperienza
creativa di Guarigione genomica psicosociale,
come un nuovo approccio terapeutico per facilitare
l’ipnosi terapeutica, la psicoterapia, riabilitazione,
la meditazione, la consulenza pastorale e il lavoro
creativo in generale, (Rossi et al. 2008 In Press).
MB: Nella sua introduzione al libro, “Un dialogo
creativo con i geni” (2004), il Dott. Iannotti
confronta i sette stadi originali del processo
creativo di Leonardo da Vinci con il processo
creativo a quattro stadi come tu li descrivi e
verifichi nell’ipnosi terapeutica:
- Preparazione della raccolta di informazioni;
- Incubazione;
- Illuminazione o Intuizione, e
- Verifica oapplicazioni per la vita quotidiana.
Iannotti è andato inoltre a descrivere le somiglianze tra il
genio creativo di Leonardo e il tuo, quando ha
affermato che entrambi siete così di gran lunga
in anticipo sul vostro tempo, con le vostre
teorie, ricerche, esperimenti e risultati.
ER: Tutti i miei nuovi approcci “attività dipendenti
mano che si specchia” per facilitare un’esperienza
Creativa di Guarigione Genomica Psicosociale,
evocano nuovi stati creativi che mi auguro possano
facilitare l’effetto novità-numinoso-neurogenesi. In
realtà, credo che questo potrebbe essere quello
che accade naturalmente nel sogno lucido e in
particolare nei nostri grandi sogni visionari che
possono ispirare il comportamento adattivo nelle
sfide durante le transizioni della vita. I nostri ritmi
naturali di sonno ad onde lente e sonno REM, che si
verificano ogni 90 a 120 minuti, ha il proprio modello
di espressione genica. Quando siamo svegli, aspetti
di questo ciclo di 90-120 minuti sono vissuti come
il nostro naturale ultradiano Ciclo di Base Attività-
Riposo, chiamato anche ritmo “ultradiano” (Lloyd
& Rossi, 2008). Ogni 90-120 minuti nel corso della
giornata abbiamo bisogno di fare una pausa in cui
ci sentiamo in genere uno stato naturale benessere
e riposo per circa 20 minuti in cui abbiamo
l’esperienza di recupero e di guarigione che io
chiamo “la risposta ultradiana di guarigione.” Se
non facciamo attenzione alla richiesta della natura
al riposo possiamo cadere nella “risposta da stress
ultradiano “, che porta allo stress cronico, che è la
fonte mente – gene dei problemi psicosomatici.
MB: Tu hai citato nei tuoi libri e hai sottolineato nei
tuoi insegnamenti delle sedute ipnoterapeutiche
costantemente lunghe del dottor Erickson .
Più recentemente tu fai riferimento a queste sedute
nel tuo commento al suo articolo del 1964:
“Il fardello della responsabilità nell’efficacia
Psicoterapeutica” (1964/2008).
ER: Credo che un riconoscimento intuitivo di tali
ritmi del corpo e della mente siano stati una fonte
importante del successo di Erickson con i disturbi
psicosomatici. Le sue tipiche sedute di ipnosi
terapeutica duravano 90-120 minuti. Durante questo
periodo egli aveva ampie possibilità per facilitare
qualunque aspetto del ciclo naturale di base di
Attività-Riposo (Brac), che è il più appropriato per
fronteggiare i sintomi del paziente e i problemi.
Egli poteva facilitare la fase di elevata attivazione
del BRAC per aiutare le persone ad ottimizzare le
loro capacità in termini di prestazioni attive nello
sport, negli esami universitari, ecc. Egli mi ha
anche insegnato a riconoscere i minimi segnali
comportamentali di “disponibilità alla trance”, che,
ora io credo, corrispondano alla fase di riposo
confortevole del BRAC per facilitare la risposta
naturale ultradiana guarigione del cliente, il quale
attiva modelli appropriati di espressione genica per
la salute e il benessere.
MB: Ernest, dobbiamo finire per ora questa
intervista incantevole, che ho chiamato nei
miei appunti “Il mio viaggio nella visione e
l’evoluzione di Ernest Lawrence Rossi.” Due
pensieri mi vengono in mente mentre chiudiamo:
le mie esperienze affascinanti a San Lorenzo
Maggiore, la terra di tuo padre, i tuoi nonni e dei
vostri antenati. C’è tanta bellezza terrena nella
terra e nelle viscere, nell’antica conoscenza e
saggezza dei suoi abitanti. Sento che hai chiuso
il cerchio nell’esprimere scientificamente e nella
pratica clinica, il meglio di entrambi i due mondi,
per il bene dell’umanità. L’altra sensazione
travolgente ora è di esprimere gratitudine e
stupore per tutto, come nella preghiera Navajo:
“Il mondo prima di me è riportato alla bellezza,
il mondo dietro di me è riportato alla bellezza
… tutte le cose intorno a me vengono riportate
alla bellezza … La mia voce viene riportata alla
bellezza … Tutto si conclude nella bellezza.
ER: Marilia, io voglio sinceramente ringraziarti per
avermi aiutato a capire l’evoluzione del mondo
della mia psicoterapia. So che è controverso e
lontano dal tipico. A volte segretamente ho deliziosi
sentimenti di estraneità , di introversione, e di alterità
– essendo molto diverso dalla maggior parte dei
miei colleghi psicologi. Ciò può essere dovuto alla
mia formazione eclettica nel campo della biologia,
della filosofia, della matematica, della molecole, e
del mistico stupore prima del mio arrivo nel campo
della psicoterapia. Ancora oggi, dopo 40 anni di
lavoro come psicoterapeuta, il mio lavoro quotidiano
è pieno di annaspare alla ricerca di come questa
borsa di molecole che evolvono diventa te e me
comunicando con la coscienza. Come facciamo a
dare un senso a tutto questo – mente, corpo, scienza,
spirito e anima? La mia delusione personale può
essere che io in realtà sento e intuisco qualcosa di ciò
chiaramente – o, almeno ho un programma di ricerca
per esplorare un mondo meraviglioso di ipotesi sulla
comunicazione terapeutica mente-gene. I lettori di
Newsletter possono leggere tutto ciò e capire dove
probabilmente ho sbagliato facendo clic su “Free
Book” link al nostro Milton H. Erickson Institute of
Central California Coast (MHE-CCC) sito web www.
mhe-CCC o www.ErnestRossi.com.
MB: Ernest,sono io a ringraziarti a nome dei
nostri lettori in tutto il mondo per la tua opera
straordinaria e per la tua appassionata ricerca.
Ti ringrazio anche per una vita di instancabile
ricerca della Bellezza (come espresso nei tuoi
scritti e negli interventi squisitamente terapeutici),
della Verità (la guarigione in ipnosi terapeutica),
e dell’Arte di Vivere (mostrando ai pazienti e agli
studenti come avere un “giorno felice”, momento
per momento).
Bibliografia
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Punti di vista
INTERVISTA ad Ernest Lawrence Rossi