Cosa mi ha dato la formazione Scupsis a livello professionale e personale?

La possibilità di apprendere un approccio, quello strategico integrato, che  fornisce la capacità “cucire” il trattamento terapeutico su misura del paziente, delle sue caratteristiche e della problematica che porta; questo permette a tale modello di avere una grande efficacia sulla regressione della sintomatologia collegata al problema e di riuscirci in tempi brevi. A livello personale, i docenti di questa scuola mi hanno trasferito l’amore e la passione per questo lavoro, la gioia di essere uno strumento affinché l’altro possa stare bene.

Hai un ricordo speciale con noi?

Ce ne sono tanti per ogni weekend trascorso di ognuno dei quattro anni. Il trasporto emotivo degli esperienziali, il rapporto intimo con i colleghi e la fiducia nei docenti, questi sono solo alcuni ricordi.

Un suggerimento per i futuri studenti?

La scuola di specializzazione a mio avviso è un percorso per i “forti”, ci sono molte prove da superare, e non mi riferisco solo a quelle didattiche ma soprattutto a quelle personali. Se prendi la decisione di salire sull’aereo e iniziare questo viaggio, dopo poco ti sarà chiesto di lanciarti nel vuoto. Ovviamente ci sono sempre due possibilità: puoi rimanere in aria comodo sul tuo seggiolino, trascorrere i quattro anni e prendere il sufficiente per andare avanti nella vita professionale e personale oppure, e questo è quello per cui i docenti lavorano affinché avvenga, affidarti all’istruttore al quale sarai saldamente imbragato e in tandem provare l’adrenalina pura di buttarti nella conoscenza più profonda di te. I quattro anni “volano” provate il tandem sin da subito e il vuoto mentre il tempo scorre diventerà pieno!