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ESPERIENZA ALLA SCUPSIS ( Dott. Francesco Sessa )

La scelta di quale scuola di psicoterapia intraprendere è stata da me valutata molto attentamente, prendendomi un anno per capire bene quale modello terapeutico potesse assecondare le mie esigenze, aspettative, attitudini. Ricordo che la mia principale esigenza, all’epoca, fosse quella di trovare un modello che mi fornisse un ampio margine di intervento, per poter affrontare diverse situazioni con diverse tipologie di pazienti; inoltre un modello che fosse relativamente breve nell’ottenere dei risultati, in considerazione anche del cambiamento della società in generale, dei suoi ritmi, riflettendo sul fatto che le persone vogliono stare bene subito. Facendo una ricerca su internet fui colpito dal programma presentato sul sito della Scupsis, soprattutto del termine “ strategico”: si, era proprio ciò che non riuscivo ad esprimere nel definire ciò che stavo cercando e quel termine ha raccolto in un unico concetto le mie esigenze.

Nel corso dei 4 anni ho trovato conferma di tutte quelle che erano state le mie riflessioni iniziali nello scegliere questa scuola, nell’affrontare questi anni, nello studiare il modello, nel fare diverse simulate sull’intervento, sentivo e percepivo che stavo acquisendo un metodo flessibile e adattabile al singolo paziente, l’importanza di costruire insieme al paziente l’intervento migliore per lui, la possibilità concreta di verificare gli obiettivi individuati, l’importanza data alla relazione. Ricordo la lezione in cui un mio docente parlò delle “tentate soluzioni”, come spesso ciò che esaspera un problema e proprio ciò che stiamo facendo per risolverlo; pensai che stavo apprendendo una fondamentale chiave di lettura delle mie problematiche personali e di quelle dei miei futuri pazienti.

Ciò che è stato fondamentale per me, sia come persona, che come professionista, è stato il grande, intenso e profondo lavoro personale svolto attraverso la terapia, individuale e di gruppo, attraverso il modulo “ Dinamica di Gruppo “ e quello di approfondimento sulla Genomica Psicosociale e Culturale: questo lavoro mi ha permesso di crescere e migliorarmi come persona e di conseguenza come professionista.

Un ricordo è indelebile nella mia mente: durante un workshop con il dott. Cozzolino, chiesi al docente se per diventare un grande terapeuta bisognava per forza aver avuto un trauma, un dolore, una malattia nella propria vita, dato che i più grandi terapeuti della storia della psicoterapia erano stati accomunati da questo tipo di esperienze. Bene, il docente mi rispose dicendomi che ciò che può fare la differenza è quanto ognuno di noi possa svolgere un lavoro personale completo.

Ora, a percorso ultimato mi ritengo pienamente soddisfatto dell’esperienza formativa fatta presso La Scupsis, sia per aver compreso l’efficacia di un modello in piena sintonia con i tempi e le esigenze delle persone “ di oggi “, un modello flessibile con potenzialmente diversi ambiti di intervento, non solo a livello individuale e psicoterapeutico, ma anche nei contesti di lavoro, a livello aziendale, negli ospedali, e la completezza di un percorso formativo che vede nella terapia personale un passaggio fondamentale per i futuri psicoterapeuti.

 

Dott. Francesco Sessa